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Coltivazione Idroponica: come realizzare il tuo orto indoor
Alimentazione

Coltivazione Idroponica: come realizzare il tuo orto indoor

GW Admin

Guida step by step per coltivare in casa senza terra

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Sognare di avere un orto e di poter coltivare frutta e verdura in autonomia non è più un miraggio ed un privilegio ristretto a chi vive fuori città e possiede un po' di terreno, ma oggi è accessibile anche a chi vive in un piccolo appartamento grazie all'impiego della coltivazione idroponica.

Questo tipo di coltivazione fuori suolo, oggi tornato alla ribalta, era in realtà conosciuto ed utilizzato normalmente fin dai tempi antichi da popolazioni come gli Egiziani, i Babilonesi, i Maya e gli Aztechi.

Pianta in coltivazione idroponica

Cosa è la coltivazione idroponica

L'idroponica è una tecnica di coltivazione che non presuppone terreno dove in pratica le piante, poste in un substrato inerte ed asettico, crescono poichè irrigate da una soluzione a base di acqua e nutrienti.

Con il termine substrato inerte si intende uno strato di materia (che può essere sia organico che inorganico) che non contiene nutrienti e che, se puliti e trattati con specifici enzimi in modo idoneo posso anche essere riutilizzati anche diverse volte.

Questa tecnica comporta che al crescere della pianta non si accompagna una proporzionale crescita dell'apparato radicale deputato alla ricerca di acqua e nutrienti (cosa che invece accade in natura), poichè esse sono già immerse in una soluzione contenente i nutrienti ed i sali minerali di cui hanno bisogno. 

L'energia della pianta, quindi, può essere impiegata totalmente nello sviluppo della parte aerea aumentandone la velocità e migliorando la qualità e la quantità delle produzioni.

La stabilità della pianta in natura è garantita dal terreno che svolge una funzione di ancoraggio, nella coltivazione idroponica si ottiene grazie ad un sistema di sospensione costituito da una rete fili ai quali fissare la parte aerea delle piantine.

La presenza di un substrato asettico, inoltre, previene l'insorgere di malattie causate dal contatto con gli agenti infestanti normalmente presenti nel terreno, favorendo così la crescita di una pianta più sana e di una produzione più abbondante. Il substrato viene irrigato ad intervalli regolari con la soluzione nutriente.

Pomodori in coltivazione idroponica

I vantaggi nell'utilizzo dell'idroponica sono molteplici, tra cui:

  • coltivazione delle piante anche in verticale sia al chiuso che all'aperto (coltivazione outdoor);
  • coltivazione di piante e fiori anche in condizioni ambientali sfavorevoli;
  • maggiore velocità nelle produzioni;
  • produzioni più abbondanti e di migliore qualità;
  • riduzione del volume di acqua utilizzata;
  • riduzione di malattie dovute a batteri, agenti patogeni e parassiti;
  • minore impiego di fertilizzanti.
     

Orto idroponico fai da te step by step

L'idroponica, seppur molto semplice da comprendere sul piano concettuale non deve assolutamente essere presa con superficialità in quanto per tutto il ciclo vitale della pianta bisogna controllare con costanza sia i parametri chimico-fisici come temperatura, umidità e PH sia i dosaggi della soluzione ricca di nutrienti da irrigare.

I principali fattori coinvolti per una buona riuscita nella coltivazione idroponica sono: luce, aria, acqua e nutrienti che saranno somministrati nelle giuste proporzioni. Il massimo assorbimento delle sostanze nutritive per quasi tutte le specie si stima essere per valori di PH compresi tra 6 e 7.

Vediamo insieme come costruire un sistema idroponico per coltivare in casa senza terra.

Piantine in coltivazione idroponica

Cosa serve

  • Per la parte basale dedicata alle radici abbiamo bisogno di un contenitore di plastica abbastanza ampio, necessariamente di colore nero per evitare che la luce penetri (all'occorrenza passate un po' di vernice nera sulla superficie esterna); 
  • Un pannello di polistirolo da inserire nel contenitore dove poter alloggiare i vasi con le piantine;
  • Vasi idonei alla coltivazione idroponica strutturati in modo da garantire che l'umidità sia costante alle radici delle piante. Si possono comunque utilizare anche i classici vasi in plastica basta che presentino dei fori alla base;
  • Substrato inerte traspirante come argilla espansa, perlite, lana di roccia, cubi organici, root riot ecc...;
  • Soluzione nutriente da acquistare online o nei negozi di giardinaggio;
  • Pietra porosa per idroponica che favorisce la distribuzione dei nutrienti nella vasca grazie al continuo movimento dell'acqua accelerando di fatto la crescita delle piante;
  • Pompa ad aria (come quella degli acquari) da collegare alla pietra porosa. La pompa emettendo aria attraverso il substrato porta ad ossigenare la soluzione nutriente.
  • Strumentazione idonea alla misurazione di temperatura, umidità, conducibilità elettrica e PH;
  • Fertilizzanti specifici per idroponica.
     

Vasi per la coltivazione idroponica

Procedimento

  1. Ponete all'interno del recipiente la pietra porosa ed unitevi il tubicino della pompa ad aria;
  2. Create dei fori ampi quanto i vasi delle piante nel pannello di polistirolo facendo in modo che i vasi sporgano un pò dal pannello per una buona esposizione alla luce. Create anche un foro nel quale inserire il tubicino della pompa ad aria;
  3. Riversate, adesso, nel recipiente la soluzione composta da acqua e sostanze nutritive seguendo le indicazioni riportate sulla confezione, quindi ponete il pannello di polistirolo all'interno;
  4. Inserite il substrato inerte nei vasi e piantate i vostri semini, quindi poneteli nei fori appositamente creati nel polistirolo;
  5. Accendete la pompa ad aria. 
     

Il nostro orto idroponico è pronto!

Esponete quindi il vostro impianto idroponico alla luce naturale e sostituite la soluzione nutriente ogni 15 giorni. 

Se vivete in un appartamento non troppo luminoso, allora potete ricorrere alle lampade per la coltivazione idroponica create appositamente con spettri di luce concentrati nelle frequenze che interagiscono maggiormente con la clorofilla. Le più comuni per uso domestico sono le lampade a basso consumo (Lampade CFI) e quelle a led.

Lampada per coltivazione idroponica

Per ciò che concerne il fertilizzante bisogna specificare che la scelta è legata al tipo di substrato utilizzato. I fertilizzanti minerali, sono quelli di uso più comune in quanto riducono cambiamenti del PH e della conducibilità elettrica, ma in generale tutti i fertilizzanti adatti alla coltivazione idroponica hanno la caratteristica di essere estremamente fluidi in modo da potersi sciogliere facilmente nella soluzione nutritiva.

La temperatura ideale per la coltivazione idroponica varia tra i 15°C ed i 23°C; in estate le temperature più alte provocano non solo un calo di ossigeno creando danni alle radici ma favoriscono inoltre la comparsa di malattie. In questo periodo, dovete fare molta attenzione all'ossigenazione della soluzione nutriente ed è consigliabile ricorrere ad un ossigenatore aggiuntivo.

Nel caso in cui non siate amanti del fai da te, potete anche optare per l'acquisto di kit pronti all'uso da posizionare in casa anche come elementi di design o consultare libri sulla coltivazione idroponica.

 

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