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Terre rare: il lato nascosto della tecnologia moderna
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Terre rare: il lato nascosto della tecnologia moderna

Terre rare - Corsa alle terre rare tra sfide ambientali e geopolitiche
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Dal sottosuolo ai nostri dispositivi la corsa alle terre rare tra sfide ambientali e geopolitiche

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Quando si parla di tecnologia moderna, spesso si pensa a dispositivi innovativi, reti veloci e sistemi avanzati di intelligenza artificiale.

Tuttavia, in pochi considerano i preziosi elementi nascosti che rendono possibile tutto questo: le terre rare.

Questi minerali, essenziali per la produzione di smartphone, computer, veicoli elettrici e turbine eoliche, sono al centro di una complessa rete di estrazione, commercio e sfide sia ambientali che geopolitiche.

Cosa sono le terre rare?

Per terre rare si intende un gruppo di 17 elementi chimici della tavola periodica, tra i quali figurano ad esempio il lantanio, il neodimio, il cerio e l'europio.

Sebbene il termine "rare" possa suggerire la loro scarsità in termini quantitativi, questi elementi non sono necessariamente rari nel sottosuolo terrestre.

La difficoltà risiede nel loro isolamento, poiché spesso essi si trovano mescolati con altri minerali e in concentrazioni molto basse, rendendo quindi il processo di estrazione e raffinazione complesso e costoso.

Ad esempio, il neodimio è un componente essenziale per i magneti permanenti utilizzati nei motori delle auto elettriche e nei generatori delle turbine eoliche.

L'europio, invece, è impiegato per produrre i colori vivi sugli schermi LED.

Ogni elemento ha proprietà uniche che lo rendono cruciale in settori specifici, motivo per cui la domanda globale continua a crescere.

Dove si trovano le terre rare e come vengono estratte?

Le terre rare si trovano principalmente in depositi minerari di rocce ignee e di sedimenti.

I principali giacimenti noti si trovano in Cina, Australia, Brasile, Stati Uniti e Russia, con la Cina che domina il mercato globale con oltre il 60% della produzione totale.

L'estrazione avviene in due fasi: il recupero del minerale grezzo dal sottosuolo e la successiva separazione chimica degli elementi desiderati.

Questo processo, tuttavia, comporta gravi conseguenze ambientali.

Gli scarti di estrazione possono contenere sostanze tossiche e radioattive, come il torio, che contaminano suolo e acqua.

La miniera Bayan Obo, nella Mongolia Interna (Cina), rappresenta un esempio emblematico: nonostante sia una delle principali fonti mondiali di terre rare, l'impatto ecologico nella regione è devastante, con i villaggi circostanti che affrontano livelli elevati di inquinamento.

Applicazioni delle terre rare nella tecnologia moderna

Le terre rare sono onnipresenti nei dispositivi elettronici e nelle tecnologie verdi. Ecco alcuni esempi:

  • Smartphone e laptop: elementi come il lantanio e il cerio sono utilizzati per le lenti delle fotocamere e per lucidare i display.
     
  • Veicoli elettrici: i motori dei veicoli elettrici contengono magneti al neodimio, che migliorano l'efficienza energetica.
     
  • Turbine eoliche: magneti simili sono fondamentali per il funzionamento dei generatori eolici di ultima generazione.
     
  • Illuminazione e display: l'europio e il terbio sono utilizzati per creare i colori rosso e verde negli schermi a LED e nelle lampadine fluorescenti.

Senza questi elementi, molti dei progressi tecnologici odierni non sarebbero possibili.

Tuttavia, questa dipendenza solleva interrogativi sulle alternative e sulla sostenibilità della filiera produttiva.

Impatti ambientali dell’estrazione delle terre rare

Uno dei problemi principali legati alle terre rare è l'impatto ambientale del loro ciclo di vita.

Infatti, la loro estrazione e lavorazione richiede l'uso di grandi quantità di acqua e prodotti chimici, con conseguente produzione di rifiuti tossici.

Inoltre, le emissioni di gas serra derivanti dal processo industriale contribuiscono al cambiamento climatico.

Secondo un rapporto del United States Geological Survey (USGS), l'estrazione di una tonnellata di terre rare genera circa 2000 tonnellate di scarti minerari.

Questo dato evidenzia la necessità di trovare metodi più sostenibili per gestire queste risorse.

Un esempio positivo arriva dall'Unione Europea, che sta investendo in tecnologie di riciclo per recuperare terre rare dai dispositivi elettronici obsoleti.

Il progetto REE4EU, ad esempio, mira a sviluppare metodi innovativi per il recupero di questi elementi da rifiuti industriali e prodotti a fine vita.

Geopolitica delle terre rare: una risorsa strategica

La Cina rappresenta un paese dominante nella produzione di terre rare.

Per ridurre la dipendenza dalla Cina e per evitare che tali risorse possano essere utilizzate come leva geopolitica, altri paesi stanno cercando di sviluppare le proprie capacità estrattive.

Gli Stati Uniti, ad esempio, hanno riaperto miniere come quella di Mountain Pass in California, mentre l'Australia e il Canada stanno esplorando nuovi giacimenti.

Tuttavia, la competizione per queste risorse può alimentare tensioni internazionali, soprattutto in un contesto di crescente domanda globale.

Un altro fattore critico è il controllo delle catene di approvvigionamento.

La raffinazione delle terre rare avviene quasi esclusivamente in Cina, rendendo difficile per altri paesi garantire l'indipendenza nel processo produttivo.

Verso un futuro più sostenibile

Per affrontare le sfide legate alle terre rare, sono necessari sforzi congiunti a livello globale.

Tra le soluzioni possibili, spiccano:

  • Riciclo e recupero: aumentare il recupero di terre rare da dispositivi elettronici usati può ridurre la dipendenza dall'estrazione primaria.
     
  • Alternative tecnologiche: sviluppare materiali sostitutivi con proprietà simili potrebbe diminuire la domanda di terre rare. Ad esempio, alcuni ricercatori stanno lavorando su magneti senza neodimio per i veicoli elettrici.
     
  • Regolamentazione ambientale: implementare standard più rigorosi per l'estrazione e la lavorazione delle terre rare può ridurre l'impatto ecologico.


Le terre rare, quindi, rappresentano il lato nascosto della tecnologia moderna; elementi indispensabili ma carichi di complessità ambientali, economiche e geopolitiche.

Affrontare le sfide associate alla loro estrazione e utilizzo richiede un approccio olistico che combini innovazione, sostenibilità e cooperazione internazionale.

Solo in tale maniera sarà possibile garantire che il progresso tecnologico non avvenga a scapito del pianeta e delle future generazioni.

LC

Environmental scientist with expertise in GIS-based digital cartography and remote sensing. Passionate about sustainability and conscious living, with a focus on turning environmental awareness into practical everyday choices

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