Da secoli, la lana è stata uno dei materiali più preziosi e versatili utilizzati dall’umanità.
La sua storia risale a tempi antichissimi, quando le popolazioni del mondo intero la sfruttavano per realizzare abiti resistenti e caldi.
Con il suo perfetto equilibrio tra isolamento termico, traspirabilità e comfort, la lana si è affermata come una risorsa insostituibile, tanto che molte culture la consideravano un vero e proprio tesoro.
Tuttavia, con l’avvento del fast fashion e la crescente dipendenza dai materiali sintetici, il valore della lana è stato gradualmente trascurato.
Oggi, riscoprire le sue straordinarie proprietà potrebbe rappresentare una soluzione chiave ai problemi di sostenibilità dell’industria della moda.
Le straordinarie proprietà della lana
La lana è un materiale naturale ottenuto principalmente dalla tosatura di pecore, ma anche da altri animali come capre (lana mohair e cashmere), conigli (lana d’angora) e camelidi (alpaca e lama).
Tra le sue principali caratteristiche spiccano la capacità di isolare termicamente e la sua straordinaria traspirabilità.
Questo significa che la lana riesce a mantenere il corpo caldo durante i mesi freddi e fresco durante quelli caldi, rendendola ideale per ogni stagione.
Un altro aspetto sorprendente della lana è la sua resistenza agli odori e alle macchie.
Grazie alla sua struttura molecolare, le fibre di lana assorbono l’umidità e prevengono la proliferazione di batteri che causano cattivi odori.
Questa caratteristica la rende perfetta per capi d’abbigliamento come maglioni, calze e persino abbigliamento sportivo.
Infine, la lana è un materiale biodegradabile al 100%.
Una volta smaltita, si decompone in modo naturale, restituendo nutrienti al terreno senza lasciare tracce di microplastiche, a differenza delle fibre sintetiche.
Lana vs materiali sintetici
Con il boom dell’industria del fast fashion, l’utilizzo di materiali sintetici come il poliestere e l’acrilico è cresciuto in modo esponenziale.
Tali materiali, derivati dal petrolio, sono prodotti in massa per soddisfare la domanda di capi economici e di tendenza.
Tuttavia, il costo ambientale di questa scelta è altissimo: i materiali sintetici richiedono ingenti quantità di energia per essere prodotti, rilasciano microplastiche durante il lavaggio e impiegano centinaia di anni per decomporsi.
Un confronto diretto tra lana e materiali sintetici mette in evidenza i vantaggi ambientali e qualitativi della prima.
Ad esempio, mentre il poliestere tende a trattenere gli odori e non è traspirante, la lana offre un’esperienza d’uso molto più confortevole.
Inoltre, i capi realizzati in lana durano più a lungo e richiedono meno lavaggi, riducendo così il consumo di acqua ed energia.
La crisi dei capi 100% lana
Nonostante le sue proprietà, trovare un capo realizzato interamente in lana è diventato sempre più difficile.
Molti prodotti presenti sul mercato contengono solo una piccola percentuale di lana, mescolata con fibre sintetiche per ridurre i costi di produzione.
Questo fenomeno è incentivato dalle dinamiche del fast fashion, che predilige quantità e velocità alla qualità e alla sostenibilità.
Per comprendere meglio il problema, basta osservare l’etichetta di un maglione in commercio.
Spesso si trovano percentuali minime di lana, inferiori al 20%, abbinate a materiali come poliestere o nylon.
Questo mix compromette non solo la qualità del capo, ma anche la sua sostenibilità, poiché l’uso di fibre miste rende difficile il riciclo e aumenta l’impatto ambientale.
Riscoprire il valore della lana: esempi concreti
Riscoprire il valore della lana significa promuovere una moda più consapevole e sostenibile.
Alcuni brand stanno già intraprendendo questa strada, proponendo capi in lana 100% naturale e certificata.
Ad esempio, l’organizzazione Woolmark promuove l’utilizzo di lana di alta qualità proveniente da fonti sostenibili, garantendo il rispetto degli standard ambientali e il benessere degli animali.
Un altro esempio significativo è rappresentato dai capi in lana merino, noti per la loro morbidezza e capacità di regolare la temperatura corporea.
Questa lana, proveniente principalmente dall’Australia e dalla Nuova Zelanda, è particolarmente apprezzata per la realizzazione di abbigliamento sportivo e outdoor.
Alcuni marchi, come Icebreaker e Smartwool, si distinguono per il loro impegno nella produzione di capi sostenibili in lana merino.
Il ruolo del consumatore nella scelta sostenibile
Il cambiamento inizia dalle scelte quotidiane di ciascun consumatore.
Optare per capi in lana naturale e supportare brand che adottano pratiche etiche e sostenibili è un passo importante verso una moda più responsabile.
Informarsi sull’origine dei materiali e sulle certificazioni di sostenibilità, come il Responsible Wool Standard (RWS), può aiutare a fare acquisti consapevoli.
Inoltre, è fondamentale sensibilizzare sull’importanza della manutenzione dei capi in lana.
Lavaggi delicati, l’uso di detergenti specifici e l’asciugatura all’aria possono prolungare la vita dei capi, riducendo così il bisogno di acquisti frequenti e contribuendo a un modello di consumo più sostenibile.
Un futuro più sostenibile con la lana
La lana rappresenta una risposta concreta alle sfide ambientali poste dall’industria del fast fashion.
Le sue straordinarie proprietà, unite alla sua sostenibilità e biodegradabilità, la rendono una scelta ideale per un futuro più green.
Tuttavia, è necessario un impegno collettivo per riscoprirne il valore: produttori, brand e consumatori devono collaborare per promuovere l’utilizzo di questo antico tesoro naturale.
Investire nella lana significa investire in un futuro dove la moda non è solo sinonimo di stile, ma anche di rispetto per l’ambiente e per le generazioni future.
Scopri come resistere al richiamo del fast fashion e le strategie per avere un guardaroba sostenibile.