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Come fare la zuppa di lenticchie alla toscana
Alimentazione

Come fare la zuppa di lenticchie alla toscana

Zuppa di lenticchie alla toscana - Un piatto rustico e nutriente della tradizione gastronomica toscana
LC

Ricetta, varianti e consigli per portare in tavola una delle zuppe più amate della tradizione gastronomica toscana

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La zuppa di lenticchie alla toscana è un piatto che racconta la storia di una regione attraverso sapori semplici e autentici.

Questo piatto tipico della cucina povera contadina toscana è ancora oggi molto apprezzato non solo per la sua bontà, ma anche per i suoi valori nutritivi e la sua capacità di scaldare il corpo e l’anima nei mesi più freddi.

Come molte ricette della tradizione italiana, anche questa si basa su ingredienti economici e facilmente reperibili, che però danno vita a un insieme armonico e soddisfacente.

Un piatto contadino dalle origini antiche

La zuppa di lenticchie fa parte di quella vasta gamma di piatti poveri della cucina toscana, nati in contesti rurali e familiari.

Esso era il pasto ideale per le famiglie contadine, grazie all’elevato apporto proteico delle lenticchie e alla lunga conservabilità degli ingredienti secchi come legumi e pane.

Nelle campagne, il consumo delle lenticchie era particolarmente diffuso, non solo per il loro gusto ma anche perché considerate simbolo di prosperità, soprattutto durante le festività di fine anno.

Non a caso, sono ancora oggi protagoniste del cenone di Capodanno in tutta Italia.

Ingredienti

Uno dei motivi per cui questa zuppa è così amata sta nella semplicità della preparazione.

Gli ingredienti di base sono:

  • Lenticchie secche (preferibilmente di origine italiana, come le lenticchie di Castelluccio di Norcia o quelle di Altamura)
     
  • Sedano, carota e cipolla
     
  • Aglio e rosmarino
     
  • Passata di pomodoro (o pomodori pelati)
     
  • Brodo vegetale
     
  • Olio extravergine di oliva
     
  • Sale, pepe e, a piacere, un pizzico di peperoncino

Alcune versioni includono anche pancetta o lardo per un gusto più deciso, ma la versione tradizionale toscana è spesso completamente vegetariana o vegana.

Procedimento

  1. Si inizia con un soffritto classico di cipolla, carota e sedano in olio extravergine di oliva.
     
  2. Aggiunto l’aglio e il rosmarino, si fanno insaporire le lenticchie dopo averle sciacquate bene (non è necessario metterle in ammollo se sono lenticchie piccole).
     
  3. Si sfuma con un po’ di vino bianco (facoltativo) e si aggiunge la passata di pomodoro, mescolando bene per amalgamare i sapori.
     
  4. A questo punto si unisce il brodo caldo, si copre e si lascia cuocere a fuoco dolce per circa 45 minuti o finché le lenticchie non risultano tenere.
     
  5. Se necessario, si aggiunge altro brodo o acqua calda.

La zuppa può essere lasciata più brodosa oppure resa più densa con una parte delle lenticchie schiacciate direttamente nella pentola.

Il pane raffermo: elemento chiave della tradizione

Un tratto distintivo della cucina toscana è l’uso intelligente del pane raffermo, come avviene nella "ribollita" o nella "pappa al pomodoro".

Anche nella zuppa di lenticchie il pane può essere protagonista: tagliato a fette, tostato o semplicemente ammorbidito nella zuppa, contribuisce a rendere il piatto ancora più completo e saziante.

In alcuni casi, viene strofinato con aglio per dare un tocco aromatico in più.

Varianti regionali e adattamenti moderni

Come spesso accade nelle ricette della tradizione, esistono diverse varianti locali.

Alcune famiglie usano anche patate o cavolo nero per arricchire la zuppa, rendendola più sostanziosa.

In Maremma, ad esempio, si possono trovare versioni in cui si aggiungono erbe aromatiche come il finocchietto selvatico o la nepitella.

Oggi, chi segue una dieta più leggera può sostituire la passata di pomodoro con un semplice battuto di verdure o scegliere lenticchie decorticate per una cottura più veloce.

Anche il pane può essere sostituito da crostini integrali o eliminato del tutto, mantenendo intatta la bontà del piatto.

Benefici nutrizionali delle lenticchie

Le lenticchie sono un concentrato di benessere.

Ricche di proteine vegetali, fibre, ferro, potassio e vitamine del gruppo B, rappresentano un’alternativa eccellente alla carne nei regimi vegetariani e vegani.

Le lenticchie, inoltre, sono sazianti, a basso contenuto calorico e facilmente digeribili (soprattutto se decorticate).

Secondo la Fondazione Veronesi, le lenticchie aiutano a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e glicemia, e favoriscono la salute intestinale grazie all’alto contenuto di fibre.

Il consumo regolare di legumi è raccomandato almeno 3 volte a settimana.

Un piatto perfetto per ogni stagione

Anche se la zuppa di lenticchie è perfetta per l’autunno e l’inverno, grazie al suo potere riscaldante, può essere gustata tutto l’anno.

In estate, ad esempio, può essere servita tiepida o a temperatura ambiente, magari con un filo d’olio a crudo e un rametto di timo fresco.

Inoltre, è un piatto facilmente conservabile: può essere preparata in abbondanza e consumata nei giorni successivi, riscaldandola o riutilizzandola in nuove preparazioni.

Si presta anche al congelamento, rendendola una soluzione pratica per chi ama i pasti pronti ma fatti in casa.

Tradizione, sostenibilità e cucina etica

La zuppa di lenticchie alla toscana non è solo un piatto della tradizione, ma anche un esempio perfetto di cucina sostenibile.

Utilizzando legumi secchi, verdure di stagione e pane avanzato, contribuisce alla riduzione degli sprechi alimentari e valorizza i prodotti locali.

Inoltre, ha un impatto ambientale molto inferiore rispetto a piatti a base di carne.

Inserirla nel proprio menu settimanale è quindi una scelta gustosa, nutriente ed ecologica. 

Per chi vuole acquistare lenticchie italiane certificate, si possono cercare marchi DOP, IGP o presìdi Slow Food, come le lenticchie di Onano, le lenticchie di Ustica o quelle di Castelluccio di Norcia.


La zuppa di lenticchie alla toscana è molto più di una semplice pietanza: è un racconto di territori, stagioni, abitudini e saperi tramandati nel tempo.

Ogni cucchiaio è un invito alla lentezza, alla convivialità e al rispetto per la natura.

Che sia preparata nella sua forma più classica o reinterpretata con tocchi personali, resta sempre un comfort food intramontabile e attuale, perfetto per chi cerca un’alimentazione genuina, sostenibile e ricca di gusto.

LC

Environmental scientist with expertise in GIS-based digital cartography and remote sensing. Passionate about sustainability and conscious living, with a focus on turning environmental awareness into practical everyday choices

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