Per decluttering si intende il processo di eliminazione di oggetti non necessari dalla propria casa e, in senso più ampio, di eliminazione del superfluo dalla propria vita come ad esempio attività quotidiane non essenziali e relazioni nocive.
Il processo di liberazione del superfluo, sia da uno spazio fisico sia nella vita, porta con sé un senso di leggerezza, dona una migliore chiarezza mentale e incrementa la nostra propensione ad accogliere le sfide future.
Come fare decluttering in casa
Per fare decluttering bisogna iniziare a eliminare tutto ciò che non utilizziamo abitualmente e che occupa spazio inutile: libri, vestiti, accessori, documenti, soprammobili, oggetti di varia natura, medicinali scaduti ecc... e poi riorganizzare ciò che decidiamo di tenere in una maniera più pratica e razionale.
Se intendiamo fare decluttering in tutta la casa, è consigliabile pianificare in anticipo gli ambienti da riordinare in base alla propria disponibilità di tempo.
Sistemare gli spazi uno per volta secondo un certo senso logico e senza andare in ordine sparso, ci darà la possibilità di ottimizzare al massimo il lavoro in tutta l'abitazione.
- Iniziamo individuando dapprima una stanza della casa (ad esempio la camera da letto) e in essa poi, uno a uno, i diversi luoghi in cui sono accumulati gli oggetti (ad esempio l'armadio, la cassettiera, i comodini).
- Una volta scelto il luogo da passare in rassegna (ad esempio un cassetto del comodino), dobbiamo svuotarlo completamente ponendo ordinatamente tutti gli oggetti in esso contenuti su un tavolo o sul letto.
- Quindi valutiamo questi oggetti uno alla volta con attenzione, ponendoci la domanda se effettivamente esso ci è utile e se lo usiamo nel nostro quotidiano.
In questa prima cernita teniamo soltanto ciò che realmente utilizziamo e scartiamo per il momento tutto il resto anche gli oggetti legati a ricordi e sentimentalismi vari.
A questo punto inizieremo ad avere una prima grande soddisfazione vedendo il cassetto o l'armadio o il mobile con la metà delle cose che c'erano prima, sistemate in modo ordinato, facilmente individuabili e prendibili.
- Ci troveremo una certa quantità di oggetti scartati dei quali andremo a fare una revisione dividendoli in: oggetti da buttare, oggetti da donare (o vendere) e, se ve ne sono, oggetti "in sospeso".
Gli oggetti in sospeso sono quelli di cui non siamo ancora sicuri al 100% di volerci disfare e che terremo altrove per qualche tempo al fine di non avere rimpianti in futuro.
Rientrano in questa categoria: oggetti mai o raramente utilizzati, oggetti a cui siamo affezionati o legati a ricordi specifici e oggetti che potrebbero un giorno tornare utili.
- Riponiamo tutti questi oggetti in sospeso in un luogo che non sia nè la soffitta nè la cantina (perchè ce ne dimenticheremmo), ma che può essere ad esempio uno stanzino o uno scaffale dell'armadio di servizio.
Sistemare queste cose in un posto in cui in generale "ci danno fastidio", ma che non ci intralciano troppo nella vita di tutti i giorni, significa comunque averle sott'occhio e prima o poi essere costretti a riguardarle.
Questa "forzatura" centra esattamente l'obiettivo del decluttering che si può essere considerare efficace solo quando facciamo uscire gli oggetti superflui dalla nostra casa e non quando li accumuliamo da una stanza all'altra.
- Dopo un certo numero di mesi, nel momento in cui andremo a riguardare quegli stessi oggetti, avremo sorprendentemente un'idea più chiara di cosa farne: se darli, venderli, buttarli o tenerli.
Come fare decluttering nella propria vita
Il decluttering è diventato un vero e proprio modo di vivere specialmente nei paesi anglosassoni.
Esso, infatti, può essere applicato in vari ambiti della nostra esistenza secondo il principio di far uscire il vecchio che spesso ci imprigiona per fare spazio al nuovo.
Così accanto a un decluttering che riguarda gli ambienti fisici che viviamo quotidianamente, vi è anche un decluttering da attuare nella nostra sfera personale che ci consente di vivere meglio.
Esso si realizza eliminando tutte quelle attività quotidiane superflue che generano malessere e quelle relazioni che ci rendiamo conto essere nocive per noi.
Per individuare le attività superflue su cui poter fare decluttering possiamo stilare una lista delle cose da fare durante la giornata.
Tale lista ci aiuterà a dare la giusta priorità ad alcune attività rispetto ad altre e ci eviterà di fare troppe cose o peggio ancora di fare più cose contemporaneamente.
In questo modo potremo ritagliarci degli spazi di tempo dedicati solo a noi stessi in cui spegniamo la mente e pensiamo solo a rilassarci; momenti essenziali per il nostro benessere psicofisico.
Per quanto riguarda le relazioni, innanzitutto dovremmo analizzare con attenzione i nostri rapporti con gli altri e allontanarci da quelle relazioni che ci portano ansia e stress.
Vi è poi un decluttering da operare a livello "mentale" che si basa sulla selezione e sul riordino dei nostri pensieri.
Per attuarlo, banalmente, non dobbiamo pensare troppo.
Per evitare il sovraccarico di pensieri bisogna cercare di vivere il più possibile nel momento presente eliminando timori, ansie, preoccupazioni sul futuro, risentimenti e rancori che generano stress e ci avvelenano ogni giorno.
Si crea così uno spazio interiore meno tossico che ci libera da soffocanti vincoli inconsci e ci apre a nuove e stimolanti esperienze future.
In conclusione, il decluttering finalizzato a innalzare il nostro benessere personale a tutti i livelli si ottiene iniziando dalla nostra dimensione esterna, vale a dire negli ambienti del nostro quotidiano come la casa e l'ufficio, per poi passare alla sfera della vita e a quella mentale, snocciolando uno alla vota tutto ciò che sentiamo come ingombrante e negativo.