L'aggettivo biocompatibile, come tutte le parole aventi come prefisso bio- (vita), significa "compatibile con gli organismi viventi". La biocompatibilità è una caratteristica intrinseca di una sostanza (di un materiale, di un prodotto ecc...) che presuppone che non vi sia alcuna alterazione nociva nelle funzioni vitali degli organismi viventi che la metabolizzano.
Siamo erroneamente abituati a pensare che tutto ciò che è naturale sia automaticamente anche biocompatibile. Nulla di più sbagliato. Infatti, prendendo ad esempio il petrolio, sappiamo che esso è composto da una miscela di idrocarburi naturali eppure i suoi effetti sul biota (insieme di organismi viventi in un dato ecosistema), specialmente quello in ambiente marino sono devastanti.
Per non parlare di ciò che succede agli uccelli: le piume imbrattate di petrolio non consentiranno loro di nuotare, volare, difendersi dai predatori o potersi procacciare il cibo quindi essi, nel tentativo di pulirsi, leccano il piumaggio ingerendo petrolio e subendo gravi danni agli organi interni che spesso portano alla morte.
Essere biocompatibile significa che una sostanza sia essa naturale o artificiale, nell'interazione con gli organismi viventi, non arrecherà loro alcun danno nè altererà i loro processi vitali.